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21/10/2025

Giorni 3 e 4 – CHE CI FACCIO NEL MONDO E IL PUNTO DI VISTA DEI GIOVANI

Giorni 3 e 4 – CHE CI FACCIO NEL MONDO E IL PUNTO DI VISTA DEI GIOVANI

Sabato 25 ottobre si comincerà, sin dalla mattina, con un’importante riflessione sul corpo e il consenso, declinando il senso della domanda “Che ci faccio qui?” nel modo più pratico e materiale, ma al tempo stesso più astratto ed eterogeneo. L’incontro “CON-SENSO“, che segue una dimostrazione dell’omonimo laboratorio di pratiche corporee di Agnese Gabrielli e Lucrezia Rosellini tenuto alla Casa della Cultura tra settembre e ottobre, inviterà a esplorare la consapevolezza e le esperienze del proprio corpo per riflettere sulle proprie – vere o presunte – libertà e comprendere le nostre scelte in relazione al mondo che ci circonda. In compagnia della Dott.ssa Eleonora Bonvini dell’Università di Bologna e di Monica Martinelli di Settenove, proveremo a capire perché è così
difficile dire di “no” e quali sono le condizioni che influenzano le nostre scelte.
Nel pomeriggio, il festival darà spazio alla creatività dei giovani con un programma in collaborazione col collettivo HiGuys, gruppo del territorio formatosi attorno alla Casa della Cultura nel 2021, alla ricerca di protagonismo nel mondo culturale. Si inizierà con il laboratorio “Quadri manga”, nato dalla collaborazione tra il Club del Manga e Gamabunta Lab, sui più amati fumetti giapponesi. A seguire “Darti al mondo e darti il mondo: immaginare il domani tra generazioni”: un talk nel quale tre rappresentanti del mondo culturale appartenenti a tre diverse generazioni, Esmeralda Moretti, Mangiasogni e il prof. Romano Serra, dialogheranno su come “Fare mondi” oggi, ovvero la percezione del mondo di domani e di come costruirlo visto da tre sguardi differenti, abituati a fare filosofia, inchiostrare illustrazioni o guardare il cielo. Dopo un aperitivo accompagnato dal concerto dei Technoir, band alternative/elechtro soul di Milano dalle origini greche e nigeriane, la serata si concluderà con lo spettacolo “Wonderboom – L’asta della fine del mondo” di Stefano Cenci al Teatro Spazio Reno. Un’asta cantata, danzata e recitata, una performance interattiva, un gioco a premi che coinvolgerà il pubblico al fine di mettere in discussione ciò che siamo e ciò potremmo diventare. Quanto sarai disposto a pagare per salvare ciò che ami della tua città?

Il percorso di BOOM si chiude domenica 26 ottobre con una giornata in cui la declinazione di “Che ci faccio qui?”, tra i temi del benessere mentale e fisico, tenterà di dare una definizione di possibili vie per apprendere nuove grammatiche di vita e coltivare una transizione verso una maggiore consapevolezza e saggezza nei confronti della realtà che viviamo.
La mattina si andrà in trasferta nell’Area di riequilibrio ecologico Golena San Vitale con un laboratorio di forest therapy dal titolo “Ritorno alla natura“, in cui gli esperti Ivano Orofino e Maela Canu guideranno i partecipanti in un percorso sensoriale nella natura per ritrovare il proprio benessere. Un’immersione nel verde, un viaggio tra ricordi e forme di contatto consapevole che, attraverso esercizi di respirazione, proverà a dare senso al nostro essere “presenti, qui” e riscoprire il legame con il tempo e lo spazio.
Dopo un brunch, proseguiremo il pomeriggio con l’incontro “Il paradosso della “cronicità”” in cui il Dr. Domenico Tiso, con l’accompagnamento al pianoforte di Andrea Benassi di Armonie, ci presenterà un’analisi sul divario tra la speranza di vita e la qualità della stessa, mettendo in relazione le definizioni di malattie croniche e salute cronica e offrendoci spunti per una maggiore consapevolezza nella conduzione di una vita sana e più longeva.
A chiudere il festival sarà Edoardo Camurri, voce radiofonica di Radio3, volto televisivo e giornalista per importanti quotidiani e riviste. L’intellettuale torinese sarà nostro ospite in veste di autore per presentare la novità editoriale “La vita che brucia” pubblicato il primo ottobre per Timeo, assieme al critico letterario, scrittore e giornalista emiliano Matteo Marchesini. Il dialogo porterà al suo interno un ulteriore dialogo, ovvero quello dell’ultima uscita di Camurri col suo libro precedente, “Introduzione alla realtà”, edito ancora da Timeo lo scorso anno. I due volumi infatti sono continui, contigui, complementari, quasi come fossero un volume unico che traccia un percorso che tocca lo svelamento del sottile velo della quotidianità e l’appassionante e sofferta ricerca di Qualcosa che dia conto del nostro sentire. Una doppia presentazione dunque che, nell’atto conclusivo di un festival, ci permette di entrare in una nuova realtà e di trasformarci in dei nuovi sé.

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