con Michele Lapini e Stefano Liberti
in dialogo con Federico Benuzzi
con l’intervento di chi ha vissuto esperienze sui confini delle rotte migratorie
in collaborazione con ANPI Calderara di Reno
durata 1h30’
→ Casa della Cultura
Stare insieme nel mondo di oggi significa confrontarsi con una realtà complessa nella quale, in forma paradossale, la libera circolazione delle informazioni e delle merci ha raggiunto livelli d’interconnessione senza precedenti ma il movimento delle persone è sempre più ostacolato da nuovi confini reali e immaginari.
La globalizzazione ha ridotto le distanze fisiche e culturali, tuttavia, questa apertura è accompagnata da nuove forme di divisione e conflitto. La crisi climatica, le guerre, le disuguaglianze economiche generano profonde ferite sociali che spingono milioni di persone a migrare in cerca di sicurezza, coltivando una disperata speranza nel futuro. In questo scenario, si riattivano anche confini immaginari tra “noi” e “loro”, alimentando paure e pregiudizi.
Su questi temi si gioca una partita fondamentale, i profughi definiscono proprio “game” il tentativo di attraversare i confini eludendo i controlli, per costruire un futuro in cui i confini, siano essi reali o immaginari, diventino spazi d’incontro e confronto e non di divisione e esclusione.
L’incontro affronterà questi temi a partire dagli scatti e dall’esperienza come fotoreporter e attivista di Michele Lapini, in dialogo con Stefano Liberti, autorevole giornalista d’inchiesta che da anni si occupa sul campo di politica internazionale, sostenibilità, migrazioni e diritti umani. Per alimentare il confronto è prevista la partecipazione di diversi testimoni che hanno vissuto esperienze dirette sui confini dove si gioca la partita umanitaria più importante dei nostri tempi.
Foto di Michele Lapini