cantiere creativo calderara

20/09/2022

CONTATTO 15 — 23.1O.2022

CONTATTO 15 — 23.1O.2022

Il nostro Cantiere Creativo è ormai qualcosa in più di un semplice appuntamento fisso. È un momento di condivisione, di confronto e ascolto che riesce a tradurre in linguaggi culturali anche ciò che noi, col nostro lavoro di amministratori, costruiamo quotidianamente per la comunità. Questo quinto anno di BOOM – Cantiere Creativo Calderara è la sublimazione di 5 anni intensi di lavoro da parte della Casa della Cultura e di Culturara, ma non solo: questa edizione 2022, che presentiamo con orgoglio, metterà in luce i contatti che hanno portato all’intreccio di relazioni fra cittadini, artisti, associazioni, istituzioni e organizzazioni. Per questo il Cantiere Creativo Calderara ci inorgoglisce, e il titolo di quest’anno, Contatto, è lo specchio di ciò che, tra difficoltà ed emergenze continue, ricerchiamo e proviamo a ricreare nella comunità: gli abbracci, le strette di mano, la costruzione di ponti, sono comportamenti e abitudini che vengono sempre meno e che l’emergenza sanitaria ha bloccato e tuttora un po’ frena. Il Festival, col suo programma come sempre denso e articolato, quest’anno avrà un plus ulteriore: oltre a festeggiare cinque anni di lavoro per e con il territorio, mostrerà l’opera creativa dei giovani di Calderara, in quella che speriamo sia come in passato una vetrina metropolitana. Per loro e le loro innovative modalità di creazione e comunicazione, ma anche per la cittadinanza tutta e il tessuto imprenditoriale. Gli artisti, i collettivi e le proposte che costituiranno BOOM – Cantiere Creativo Calderara 2022 saranno lo specchio di un’intera comunità, e noi anche quest’anno ci faremo coinvolgere e ci metteremo in gioco.

Giampiero Falzone, Sindaco

Maria Linda Caffarri, assessore alla Cultura

Il contatto fisico, il dialogo fra persone e generazioni, la collaborazione fra artisti, istituzioni e imprese sono al centro della 5° edizione di BOOM – Cantiere Creativo Calderara che testimonia il ruolo fondamentale di creatività e cultura nel costruire ponti, rafforzare relazioni e distillare antidoti contro la solitudine. Il Festival, dal 15 al 23 Ottobre, comprende cinque giornate dense di incontri, mostre e laboratori, in gran parte progetti originali ideati e sviluppati alla Casa della Cultura. Con una “Festa poetica” si celebrano i cinque anni del centro culturale, un’avventura raccontata dagli scatti del Circolo fotografico calderarese e dalla retrospettiva “Timelapse extended” che unisce pezzi delle esposizioni d’arte contemporanea ospitate sin dal 2018. La festa sarà chiusa da un evento coinvolgente, fra musica e poesia, del collettivo artistico Zoopalco. Veri protagonisti di questa edizione sono i giovani, coinvolti durante l’anno in un percorso partecipato per renderli attori nella vita culturale della città; un obiettivo che ha portato alla creazione di una rete di ragazze e ragazzi, confluiti nel collettivo Higuys, ai quali sono state affidate le redini di un’intera giornata del festival. “Dalla passione al lavoro” è il tema scelto, che verrà affrontato con la testimonianza della fotografa Sara Lorusso e gli youtuber Carmagheddon, giovani calderaresi che hanno trasformato la loro passione in professione. Dalla stessa matrice è nato “Calderara a Cubetti”, progetto sostenuto da numerosi ragazzi che, guidati da Futurlab e Collettivo Verso, hanno riprodotto Calderara nel videogioco Minecraft; sarà possibile esplorare la gemella digitale della città con visori VR, in una caccia al tesoro tra realtà tangibile e virtuale, e partecipare a un laboratorio per la rigenerazione di un’area della città. Il futuro del metodo Block by Block sarà approfondito da Chiara Martinuzzi, Urban planner di UN-HABITAT delle Nazioni Unite, in un incontro in cui saranno presenti docenti e studenti di architettura dell’Università di Ferrara. Il contatto fra arte, territorio e impresa è stato tracciato da Alessandro Sambini, artista che ha sviluppato un’opera in collaborazione con l’azienda Bonfiglioli di Calderara, all’interno del progetto di residenze “Prospettive”. Tre laboratori aprono collaborazioni europee: quello di ceramica “Lost & found clays” della norvegese Eléonore Griveau, “Esplorazioni piezoelettriche” dei francesi Digijeunes e l’installazione tattile sonora “Il giardino dei Suoni” dell’International Sonic Reuse Art Workshop. Infine Virgilio Sieni, autorevole maestro della danza contemporanea, con un laboratorio sulla tattilità per bambini, una lezione sul gesto e la performance “Danza cieca” con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, apre a riflessioni sulla fiducia, la diversità e l’inclusione interpretando il vero senso di questa edizione del festival.

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