cantiere creativo calderara

Installazioni

LABIRINTRO

a cura di Mirco Vacchi

in collaborazione con Casa della Cultura Italo Calvino

con i materiali di scarto di ReMida Bologna­­_Terre d’Acqua

L’emblema del labirinto è apparso in varie culture, epoche e luoghi della terra e accompagna da sempre la storia dell’uomo attraverso una millenaria tradizione figurativa. Un labirinto, è la difesa, a volte magica di un centro, di una ricchezza, di un significato. Penetrare in esso può essere un rituale iniziatico come nel mito di Teseo e simbolicamente può diventare modello di qualsiasi esistenza, la quale attraverso una quantità di prove, avanza verso il proprio centro. All’origine era molto probabilmente una danza rituale e memoriale che rappresentava un viaggio iniziatico agli inferi, nel cui buio mistero occorre affondare per apprendere il moto del ritorno, la via di riemersione alla luce. Questa installazione realizzata con materiali di scarto industriale, è il primo passo, una introduzione allo studio della forma Labirinto e di un suo possibile significato e utilizzo ai giorni nostri, ed è la prima tappa di un percorso che ci porterà a realizzare un’opera permanente di Land Art, nel prato adiacente la Casa della Cultura, nel corso del prossimo anno.

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